L’annata vitivinicola 2019

Da alcuni anni si assiste ad una informazione sempre più assillante in merito al clima. Tale azione, anche spesso comunicata con toni catastrofici, è talmente penetrata in ogni persona che si può rimanere molto stupiti. Ti fermi a parlare con un amico o con il salumaio, il tassista, il medico, il viandante mai visto prima… e puoi star certo che tutti avranno da raccontarti che il clima non è più quello di una volta, che le stagioni non esistono più, che bisognerebbe… che ci fosse l’inverno di una volta e che quando si va in vacanza il “tempo” dovrebbe esser più propizio.

Siamo veramente assistendo a una simpatica idiozia di comunicazione e in compagnia di facinorosi che vorrebbero dirigere gli eventi. Non desidero far commenti ma suggerisco, per chi lo desiderasse, di consultare un mio precedente pensiero.

L’annata agraria 2019 in Maliosa si è distinta soprattutto per una peculiarità: il mese di maggio è stato molto generoso di piogge. Il valore complessivo del mese è stato di oltre 180 mm mentre il valore medio di sedici anni di registrazioni mostra un valore di 60 mm, ossia un terzo! Inoltre le temperature medie dell’aria nel maggio 2019 son risultate di 13 gradi C°, ossia molto ben al di sotto dei valori stagionali medi di lungo periodo pari a 17 gradi C°. Le prolungate e generose piogge si sono rivelate provvidenziali e vera risorsa per rimpinguare le falde messe in difficoltà soprattutto a seguito della tremenda siccità del 2017. Le basse temperature sono state fortunosamente sfavorevoli per la peronospora; l’odio invece si è manifestato, ma solo occasionalmente .

Giugno ha registrato un rapido ed importante aumento delle temperature e ancor più è avvenuto in luglio. La vegetazione nelle vigne si è presentata rigogliosa talvolta anche gigantesca nella dimensione e carnosità delle foglie come nel caso dei Trebbiani. A poco a poco abbiamo osservato il recupero del ritardo primaverile, quasi completato ad inizio settembre. La regolarità nella maturazione intesa come sintesi zuccherina è giunta prontamente; viceversa la maturità fenolica è stata conseguita con un ritardo di 10/12 gg dagli zuccheri e fondamentale è stata l’attesa vendemmiale per aver grappoli completi negli accumuli.

Le vendemmia sono state ottimali, in giornate a buona escursione termica, elevata luminosità, assenza di interruzioni per piogge.

Lorenzo Corino

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