Fattoria La Maliosa co autore delle nuove PCR sul vino

Finalmente attive le nuove  PCR (Product Category Rules) sul vino, elaborate da Indaco2, spin off dell’Università degli Studi di Siena insieme Fattoria La Maliosa, Bortolomiol Spa e Roberto Cipresso Winecircus.

A sinistra Antonella Manuli e Lorenzo Corino, Fattoria La Maliosa. A destra Elena Neri e Riccardo Pulselli, Indaco 2.

Fattoria La Maliosa annuncia con soddisfazione la pubblicazione delle nuove PCR (Product Category Rules) sul vino, alle quali ha preso parte insieme a  Indaco2, società guidata da Elena Neri e Riccardo Pulselli, spin off dell’Università di Siena. Il progetto vede anche la collaborazione dell’agronomo Lorenzo Corino.

Si tratta di un risultato prestigioso, fortemente voluto da tutti i protagonisti del progetto, perché qualifica il nostro settore e il lavoro quotidiano di tanti produttori.

Il punto di partenza è il calcolo dell’impatto ambientale di una bottiglia di vino e la definizione di linee guida che consentano di determinare le regole per un corretto ciclo di vita per tutta la filiera produttiva: dalla vigna, alla cantina, dall’imbottigliamento alla produzione.

Queste linee guida sono le PCR (Product Category Rules), regole valide a livello internazionale, che determinano come debba essere eseguita la produzione nelle varie fasi e consentono di ottenere una delle più importanti certificazioni ambientali di prodotto: la EPD (Environmental Product Declaration).
Tutte le aziende a livello internazionale che intenderanno accedere alla certificazione EPD del proprio vino dovranno far riferimento alle PCR.

Il percorso per arrivare alla loro definizione, che ha visto impegnata Indaco2 insieme a Fattoria La Maliosa, Bortolomiol Spa e Roberto Cipressi Winecircus, ha avuto inizio a gennaio del 2020 con la redazione di un documento, successivamente sottoposto a una consultazione pubblica per 2 mesi. In questo periodo di tempo aziende del settore, esperti LCA, enti certificatori e associazioni hanno potuto inviare commenti e considerazioni.  Successivamente il documento è stato oggetto di una revisione da parte della Commissione Tecnica dell’International EPD System. Il documento è infine stato modificato in base alle osservazioni ricevute, sottoposto a un check finale e pubblicato sulla piattaforma svedese di environdec – EPD International AB.

Oggi chi produce vino e vuole ottenere la certificazione EPD deve basarsi su queste PCR, facendo certificare la propria produzione. Per le aziende si tratta di una certificazione molto importante, che denota come l’azienda stessa sia attenta alla propria produzione e anche all’impatto globale sull’ambiente.

“Siamo molto orgogliosi – commenta Antonella Manuli, titolare di Fattoria La Maliosa-del risultato ottenuto, frutto di un importante lavoro di squadra, che servirà a qualificare ulteriormente il settore, attraverso linee guida chiare e definite per l’analisi del ciclo di vita della produzione del vino”.

E’ possibile scaricare il documento a questo link: https://www.environdec.com/PCR/Detail/?Pcr=17534.  

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